Cloth: Coda di Serpente
Cavaliere: Deo – Raiku
Temperatura: L’inverno da dicembre a metà marzo è mite: le temperature diurne oscillano sui 15/17 gradi. Le piogge sono abbastanza frequenti, ma alcune giornate soleggiate si possono verificare anche in questa stagione. Qualche volta può fare un po’ freddo: le minime possono scendere sui 3/5 gradi, e le massime rimanere sui 7/10 °C. Il vento può aumentare la sensazione di freddo. In pianura sostanzialmente non nevica mai (ogni tanto si può osservare una precipitazione nevosa che però non si accumula al suolo), mentre sulle alture all’interno dell’isola, che arrivano fino a 1.200 metri, qualche volta può nevicare.
La primavera, da metà marzo a maggio, è mite, e col passare delle settimane diventa progressivamente più calda, soleggiata e meno piovosa.
L’estate, da giugno a metà settembre, è calda, afosa e soleggiata. Il meltemi, il vento da nord-ovest, soffia a partire da metà maggio, rinfrescando l’aria, ma con intensità minore rispetto alle isole centrali dell’Egeo, come Mykonos o Naxos. Inoltre, qualche volta si verifica un periodo di caldo intenso, con massime sui 35 gradi.
L’autunno, da metà settembre a novembre, è piacevolmente caldo e spesso soleggiato all’inizio, per diventare gradualmente più mite, e anche più piovoso.
Località : Isola di Rodi
Dominio : Isola di Rodi
Coordinate:
Latitudine 36° 26′ 26 N
Longitudine 28° 13′ 21 E
Descrizione
Situato sul isola stessa, interamente dominio di coda di serpente, il Tempio si trova nelle fondamenta della fortezza presente sul picco dell’isola, consentendo quindi al guerriero di poter sfruttare l’altura stessa come miglior visuale, nella torre chiusa al pubblico con la scusante che sia pericolante. L’accesso alla torre oltre che dai blocchi appositi dati dalle catene si presenta anche da porte blindate con pannello a doppio codice, telecamere a spettro per riconoscimento, oltre che una porta nascosta, del peso tale che un non cosmodotato non riuscirebbe a spostarle.
La pianta del tempio è a forma rettangolare più o meno allungata: sulle fondamenta più o meno profonde poggia un basamento in pietra di 3 o 4 gradini, lo stilobate. A livello dell’ultimo gradino dello stilobate è una superficie piana nella cui parte interna è la cella, nel cui incavo inferiore si trova incastonato il pandoras box. I muri della stessa presentano nella parte più bassa uno zoccolo su cui poggiano blocchi di pietra ben squadrati. Sullo stesso piano, intorno alla cella, un porticato di colonne doriche. Gli assi delle colonne angolari dello stesso porticato sono allineati approssimativamente con gli spigoli della cella.
Le colonne sono senza base per cui poggiano direttamente sul basamento ( stilobate ) e su di esse poggia la trabeazione. La singola colonna è costituita da una serie di rocchi pseudocilindrici in pietra con un foro centrale. Un cilindro metallico attraversa il foro centrale dei rocchi per collegarli e costituire il fusto della colonna. Il fusto, alto mediamente 6 diametri, è dotato di 20 scanalature a vivo ad arco di circonferenza, va rastremando verso l’alto e presenta ad un terzo dell’altezza, l’entasis, un rigonfiamento pari ad 1/48 del diametro. All’estremità superiore della colonna poggia il capitello costituito da un elemento troncoconico, l’echino, e da una lastra rettangolare, l’abaco. Sui capitelli poggia la trabeazione: architrave, fregio e frontone. L’architrave è una banda liscia, al disopra della quale corre il fregio composto da triglifi, così chiamati per le tre scanalature verticali che presentano, e le metope, lastre rettangolari decorate a bassorilievo.
La struttura superiore è costituita da grosse travi, travi maestre, che, disposte secondo l’asse longitudinale del tempio, poggiano sui muri e, quando ve ne siano, anche sulle colonne interne della cella. Al di sopra ortogonalmente corrono i travicelli, di minore sezione delle travi, e su questi direttamente le tegole di argilla. In altri casi, per una maggiore sicurezza, sui travicelli poggia uno strato di tavole sottili, la correntaiola, su cui viene posto uno strato sottile di argilla che costituisce il piano di posa per le tegole.
La Fortezza è situata tra le due principali zone degli ex templi di Poseidone ed Apollo, appositamente per poter tenere sotto controllo entrambe le zone e consentire quindi in ogni caso una resistenza da entrambi i fronti costretti quindi a dover risalire l’altura stessa per raggiungere il tempio stesso del cavaliere, consentendo una veloce e precisa azione in tutto il territorio del dominio, che si estende per l’intera isola.