Cap. 1 – Gli automi di Efesto

Avvenimenti noti

Gli eventi si sono svolti senza alcuna ripercussione.

Avvenimenti effettivi

Due Cavalieri di Eris si pongono a capo di un folto gruppo di Black Saint: sono Gustav dell’Orologio Nero e Francesco dello Scultore Nero. Essi sono riusciti a mettere le mani su antichi testi di Efesto che spiegavano come creare dei mortali macchinari biomeccanici capaci di muoversi ed agire secondo gli ordini impartiti dal loro creatore sfruttando come tramite l’Atladanium, elemento creato dagli alchimisti di Atlantide in grado di dare vita agli oggetti inanimati, e come fonte d’energia il Cosmo di esseri umani, tenuti privi di sensi all’interno dei loro grembi in degli uteri metallici riempiti di un liquido simil-amniotico.

Il loro piano è semplice e conciso: vogliono trovare ragazzi e ragazze che abbiano in loro il cosmo innato; non fedeli allenati ma umani che hanno sviluppato in maniera indipendente il cosmo, questo nella speranza di trovare delle giovani divinità reincarnate da poter usare come pile per poter alimentare i loro costrutti, assemblati alle fucine di Efesto, all’epoca abbandonate dalla divinità sigillata.

Tale pratica fu proibita da Efesto stesso all’epoca del mito in quanto gli esseri mossi dall’Atladanium non rispondevano dopo poco dalla messa in funzione agli ordini dei loro creatori, e le poche scorte del materiale furono nascoste dagli alchimisti prima di venire banditi e maledetti.

Alla prima azione dei Black Saint, Brian di Forco e Zeire di Dafne si intromettono e benché non riescano per un soffio a salvare il ragazzo cosmodotato, l’intrecciarsi di poteri e di rischi porta una visione alle loro menti quando lo sfiorano tentando di impedirne il rapimento. Immagini confuse, ma tre parole che risuonano forti: Fratelli, Fucine, Impresa.

Pegasus Nero, Lince Nero e Poppa Nero si introducono in una grotta nascosta sul mare lungo la baia di Nuova Luxor e lì trovano, celata in bella vista, la scorta di Atladanium probabilmente spostata lì dai fedeli di Poseidon dall’epoca del mito a quella pre-Chaos. Nonostante gli sforzi anche questa volta i Black Saint hanno la meglio di poco, con Lince Nero che fugge grazie ad un portale aperto da Orologio Nero mentre Poppa Nero e Pegasus Nero vengono sconfitti da Cornelia, Silver Saint della Gru, Gwindolyn, Silver Saint di Ofiuco, e Leia, Fudai di Anfitrite. Poppa Nero viene risparmiato e portato in prigione ad Atene, dove interrogato svela parte del piano che poi viene condiviso ai fedeli di Poseidon.

Abigaile Della poppa nera una volta interrogata confessa ciò che sapeva e grazie alla sue informazioni sono partite tre missioni di ricerca: sull’Etna vicino al Tempio di Efesto, nelle Perdute biblioteche di Atlantide ed all’Isola della Regina Nera.

La prima missione sull’Etna fallisce: Il Saint del Corvo mandato in avanscoperta viene ucciso e il trio composto da Vincent di Erinni, Brian di Forco e Cornelia della Gru vengono fatti prigionieri.

Alle biblioteche di Atlantide vengono scortati Darius del Licantropo e Chou del Loto da Leia di Anfitrite, e riescono a trovare tre tomi ma vengono intercettati dai Gemelli Tomax e Xamot, arrivati non si sa come un Undersea, entrambi protetti dalle Black Cloth del Pesce Australe Nero. La battaglia che ne consegue vede i gemelli fuggire con 2 tomi su 3 e la pergamena superstite viene consegnata al Primo Ministro degli Abissi Mordred, che traducendola con l’aiuto e le risorse degli altri due Sommi Sacerdoti Kiki e Victoria trae utili informazioni sull’Atladanium.

La missione sull’Isola della Regina Nera vede in squadra Frederich di Cerbero, Shoma del Capodoglio e Zeire di Dafne, che vengono accolti da Alcuni Black Saint non fedeli a Francesco e Gustav; tra essi il Black Saint del Lupo decide di accompagnarli alla ricerca di informazioni sui due, ma Tomax e Xamot appaiono interrompendo il tour e uccidendo Lupo Nero. Il trio si scontra con i gemelli, eliminandoli facilmente e scoprendo la mappa per le fucine oscure, anch’essa purtroppo codificata.

Viene tentata un’azione di salvataggio per conoscere la sorte di Vincent, Cornelia e Brian, e così partono Drastok di Tifone, Diaval del Lupo e Kyou di Euriale che vengono fermati da Lince Nera e Vela Nera, spiegando loro che la prima squadra è sta portata alle fucine, ma non si sa per quale scopo. Lo scontro è intenso, Vela Nera, muore per mano di Diaval e Kyou mentre Lince viene fatto prigioniero e portato nelle prigioni di Hades: il Labirinto del Minotauro.

Dopo un periodo di calma apparente, mentre Mordred, Kiki e Victoria continuano il loro lavoro di traduzione, due Black Saint appaiono a Madrid e si scontrano con Nimue di Mermaid e Zein del Dragone, che scoprono le loro ricerche di cosmodotati naturali e ottengono un nome e un cognome della prossima vittima: Richard Puff, a Londra. Proprio a sua difesa vengono mandati Rich del Coccodrillo di Mare ed Adelaide del Vampiro, che sul London Bridge si scontrano con Astrid della Colomba Nera e Ken dell’Orsa Maggiore Nero per strappare il ragazzo dalle loro grinfie. Il giovane viene ferito mortalmente da Rich stesso durante lo scontro, che vede in quel gesto un fallimento parziale della sua missione ma totale da parte dei nemici, ma questo lo porta a scoprirsi ed avere la peggio contro Orsa Maggiore Nero mentre Adelaide cerca di far quel che può tenendo testa contro Colomba Nera. Quando ormai tutto sembra perduto, Rich invoca il Signore dei Mari, che lo protegge ma non interviene, mandando tuttavia una sorta di richiesta d’intervento ad antichi alleati. Dal cielo due misteriose figure planano su Londra e si liberano dei due Black Cloth con un colpo solo, prendono il ragazzo con loro per affidargli le cure necessarie e spariscono senza dir che poche e inutili parole.

Tradotta la mappa per le Fucine di Efesto, squadre di ognuna delle tre Fedi si ritrovano e le invadono, avendo prima da che scontrarsi con alcuni Black Saint e poi arrivando a battersi contro dei macchinari messi in vita dall’Atladanium e che riuscivano a drenare cosmo dai corpi in stasi di Cornelia, Brian e Vincent al loro interno, liberati dopo aver distrutto le macchine e salvati in fin di vita.