Cap. 5.1 – La droga Galaxy e le chimere

Avvenimenti noti

Da agosto 2027 a febbraio 2028 gira in maniera abbastanza rara una certa sostanza psicoattiva definita “Galaxy”. Questa nuova droga, più pericolosa di eroina e cocaina ma senza il rischio di assuefazione, donava a chi la assumeva dei poteri fuori dal comune.

Tutta la produzione sembrava essere concentrata in Sud America, dove i criminali che gestivano il traffico sono stati fermati ed incarcerati. Pare che il metodo di produzione fosse segreto e nemmeno gli esperti sono riusciti a riprodurlo o creare un antidoto. Si chiude con diversi interrogativi una delle più pericolose pagine della storia del narcotraffico moderno.

Avvenimenti effettivi

A volte i problemi non arrivano da soli, e questo è uno di quei casi… Tutto inizia a maggio, quando un importante imprenditore messicano espatriato in Brasile nonché amico del Santuario, il Sig. Gonzalos, sparisce praticamente nel nulla, lasciando vedova la moglie, Caterina Gonzales, che interrogata da Evy del Leone Minore pare fare intendere di voler troncare i rapporti col Santuario, accusandoli del pericoloso giro di informazioni in cui si era inserito il marito.

Per mesi non si avranno più sue notizie, ma nel frattempo a luglio qualcos’altro accade: all’ospedale di Nuova Luxor due ibridi uomo-bestia, due chimere, seminano il panico attaccando medici e pazienti e vengono fermate solo grazie all’intervento di alcuni Cavalieri. Il Santuario si fa carico delle indagini, ma la situazione pare essere stata quasi un caso, una sfortuna mitologica senza alcun collegamento al mondo moderno, e la faccenda viene dimenticata fino a settembre quando altre chimere iniziano a spuntare in giro. Senzienti, più forti, capaci di adattare il loro aspetto a quello umano e nascondere la fonte del loro potere: un cosmo che le trasmuta in ibridi.

I Saint indagano guidati da Robin del Cane Minore, che con un manipolo di pochi fidati riesce a risalire ai laboratori del Dott. Megumi, brillante scienziato che pare essere un esperto di genetica che si è spinto troppo oltre mischiando i trattati scientifici ai racconti mitologici e fantastici, scoprendo un fondo di verità nelle storie, ma le sue creazioni morivano quasi sempre, erano deboli, non il genere di supersoldato mutante che voleva rivendere a magnati dell’ex-URSS o degli Stati Uniti per scopi militari o di protezione, e proprio quando stava per arrendersi, esce sul mercato una nuova droga: la Galaxy.

Non capisce come funziona, ma riesce a procurarsene e procedere con gli esperimenti, scoprendo che modificare il genoma umano mentre si è potenziati sotto l’effetto della Galaxy, permette non solo alle chimere di sopravvivere ma anche di ottenere nuovi poteri e forze. Scala i vertici della droga arrivando fino al boss che gestisce tutto: la Signora Caterina Gonzalos.
Lei gli concede protezione, cavie, soldi e discrezione, e così – arricchendosi nel frattempo grazie alla droga che continua a circolare a cifre folli e mietere vittime – trovano il modo di avere le loro chimere, che tuttavia paiono mantenere troppi tratti umani, e richiedono libertà e di lasciarli tornare dalle famiglie. Non dei buoni soldati, così si spostano gli esperimenti sull’ottenere una minore parte umana, ma questo – fortunatamente – non accadrà mai.

Grazie ad un’altra indagine dei Saint di Atena capitanati da Kurth di Ercole, partendo dalla strada i Cavalieri riescono a fatica a risalire la catena di comando di chi fabbrica quella droga, rendendosi conto che chiunque stia agendo nell’ombra, sta molto attento a non far trapelare le informazioni al Santuario o ad altri, ma anche grazie all’aiuto della Seven Seas Ltd, azienda di riferimento della fede di Poseidone che inizialmente pareva essere in mezzo al traffico, arrivano ad organizzare un blitz alla villa della Sig.ra Gonzalos con due squadre: Robin di Cane Minore a comando di Karma della Colomba e Viktor dell’Orsa Maggiore. e Kurth di Eracle a comando di Kholl dell’Orsa Minore ed Elizabeth della Lince.

Questi sei Cavalieri riescono ad oltrepassare le difese della villa ed assicurare alla giustizia Megumi e Gonzalos dopo essersi fatti spiegare tutta la loro storia, mettendo così fine ad un pericoloso capitolo moderno del narcotraffico.
Non ci sono i dettagli, ma pare che una particolare e rarissima roccia – usata dalle civiltà precolombiane per la costruzione di altari sacrificali – recuperata dai giacimenti minerari del defunto Sig. Gonzalos (assassinato dalla moglie) fosse in grado di accumulare energia vitale sotto forma di cosmo, rilasciandolo poi nell’organismo che assumeva la sostanza ricavata, ma al termine della carica, l’ospite veniva a sua volta consumato per alimentare quell’energia, portando a volte l’intero corpo a crollare sotto tale sforzo.